
Conclusione: «Sono contro ogni
discriminazione e lo sarò sempre». Ma la presa di posizione del sindaco
non placa le polemiche: interne ed esterne. Con una spaccatura profonda
all' interno del Pd. E con l' intervento molto critico di Avvenire , il
giornale della Cei. La capogruppo Carmela Rozza ribadisce le sue
critiche. Anzi le accentua: «È un errore politico per chi vuole
istituire il registro delle coppie di fatto e dargli vere conseguenze
pratiche. Perché in questo modo si sono creati steccati: tra maggioranza
e opposizione, impedisce il dialogo tra i laici presenti nei due
schieramenti e anche tra i cattolici di maggioranza e opposizione. Non
mi sembra un grande risultato per raggiungere l' obiettivo...».
E già
domani in consiglio comunale verrà chiesto che la delibera passi in
commissione, «perché questo è argomento dell' aula». La replica arriva
direttamente da Majorino: «Ritengo incredibile la polemica. Dovrebbero
farci i complimenti perché sblocchiamo fondi praticamente inutilizzati.
Poi, se queste sperimentazione si rivelerà inefficace, la miglioreremo
nel tempo, ma oggi non vedo dov' è lo scandalo».
Gli attacchi arrivano da più parti, a partire dall' Avvenire , il giornale
della Cei che attacca direttamente Pisapia citando don Milani: «La
peggiore ingiustizia, lo insegnava anche don Lorenzo Milani, è trattare
in maniera uguale situazioni differenti». «Sconcerta - scrive il
giornale dei vescovi - che il sindaco, che è avvocato e uomo di legge,
scelga con questo atto di ribaltare le fonti del diritto, anteponendo
una legge di regolazione amministrativa addirittura alla Costituzione.
Che all' articolo 29 è inequivocabile nel riconoscere "i diritti della
famiglia come società naturale fondata sul matrimonio"»
Potremmo ancora metterci a perseguitare le streghe, aggiungo io, o a far tagliare la mano ai mancini e potremmo finalmente ammettere di essere riusciti a viaggiere nel tempo!!
Povera Italia, voi che ne pensate in merito?
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