14 marzo 2012

Matrimoni Gay: Strasburgo boccia l’Italia

I matrimoni gay sono un privilegio, o sono un diritto? Il Parlamento europeo non ha dubbi, i matrimoni gay sono e devono essere un diritto garantito a tutte le persone, perché – come saprete tutti benissimo – tutte le persone, tutti noi, siamo cittadini, tutti noi abbiamo pari doveri, quindi esigiamo pari diritti. Secondo quanto stabilito dal Parlamento europeo, i Governi d’Europa non possono e non devono fornire definizioni “restrittive” di famiglia, definizioni elaborate solo ed esclusivamente con l’intenzione di negare protezione e tutela alle coppie omosessuali e ai loro figli.

In Italia le coppie gay non vengono tutelate, ormai lo saprete bene, e in molti Paesi i figli delle coppie omosessuali sono vittime di discriminazione. Tutto questo è assolutamente inaccettabile. 

A portare a galla il problema è stata, nei giorni scorsi, la radicale di sinistra olandese Sophie in’t Veld, che nel paragrafo 7 del suo rapporto sulla parità dei diritti uomo-donna, si è espressa in merito all’urgenza di una regolamentazione delle unioni fra le persone omosessuali in alcuni governi europei, e sulla necessità di “riaffermare il principio di uguale trattamento senza distinzione di religione o credo, disabilità, età o orientamento sessuale“.

Naturalmente su questo punto, è stata battaglia in Aula, dove il Partito Popolare Europeo (Ppe) aveva presentato un emendamento, attraverso il quale si voleva ribadire la competenza degli stati membri in materia, emendamento bocciato in aula con 322 voti favorevoli, e 342 contrari. 

A commentare le posizioni assunte dal Parlamento europeo sono stati molti membri della comunità Lgbt italiana, fra i quali anche Imma Battaglia, storica attivista della comunità gay, che in merito alla questione ha dichiarato: “E’ un vento nuovo che spira sull’Europa, il vento di una sinistra che rinasce e porta cambiamenti”.

Dello stesso avviso anche il responsabile Idv per i diritti civili, Franco Grillini, secondo cui il voto del Parlamento europeo dimostra che “l’Italia nei fatti è fuori dall’Europa dei diritti e delle libertà, e la destra italiana rappresenta il vero ostacolo alla modernizzazione del Paese”.

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