
In Italia le coppie gay non vengono tutelate, ormai lo saprete bene, e in molti Paesi i figli delle coppie omosessuali sono vittime di discriminazione. Tutto questo è assolutamente inaccettabile.
A portare a galla il problema è stata, nei giorni scorsi, la radicale di sinistra olandese Sophie in’t Veld, che nel paragrafo 7 del suo rapporto sulla parità dei diritti uomo-donna, si è espressa in merito all’urgenza di una regolamentazione delle unioni fra le persone omosessuali in alcuni governi europei,
e sulla necessità di “riaffermare il principio di uguale trattamento
senza distinzione di religione o credo, disabilità, età o orientamento sessuale“.
Naturalmente su questo punto, è stata battaglia in Aula, dove il Partito Popolare Europeo
(Ppe) aveva presentato un emendamento, attraverso il quale si voleva
ribadire la competenza degli stati membri in materia, emendamento
bocciato in aula con 322 voti favorevoli, e 342 contrari.
A commentare le posizioni assunte dal Parlamento europeo sono stati molti membri della comunità Lgbt italiana, fra i quali anche Imma Battaglia, storica attivista della comunità gay,
che in merito alla questione ha dichiarato: “E’ un vento nuovo che
spira sull’Europa, il vento di una sinistra che rinasce e porta
cambiamenti”.
Dello stesso avviso anche il responsabile Idv per i diritti civili, Franco Grillini, secondo cui il voto del Parlamento europeo dimostra che “l’Italia nei fatti è fuori dall’Europa dei diritti e delle libertà, e la destra italiana rappresenta il vero ostacolo alla modernizzazione del Paese”.
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