Della serie “anche le giovani e brave artiste vengono fischiate”, Adele,
la promessa musicale inglese di questi ultimi anni, ha ricevuto infatti
consensi negativi durante un suo concerto tenutosi proprio in madre
patria. Qualche giorno fa Adele, durante l’esibizione all’Hammersmith Apollo di Londra,
avrebbe palesato il bisogno di esibirsi in uno spazio più grande, senza
molti mezzi termini e lasciando stupiti i fan presenti. Ecco quali sono
state le parole di Adele:
“Troppa gente vuole assistere ai miei show: questa è l’ultima volta che mi vedrete in una location così, sarà la mia ultima data in un teatro, mi sposterò nelle arene. A febbraio sarò alla O2 qui a Londra”
Le parole sono apparse una totale contraddizione di una sua precedente
dichiarazione di inizio anno, quando Adele, al noto magazine Q aveva
dichiarato:
“Non potrei mai suonare in una fottuta arena. Preferisco suonare dodici anni al Barfly che una notte alla O2“
A quanto pare il successo clamoroso di Adele l’ha fatta redimere dal suo precedente pensiero; il suo secondo album “21”
ha infatti riscosso un affetto da parte di critica e pubblico al di
fuori di qualsiasi prospettiva. Recentemente il disco è addirittura
entrato nei Guinness dei Primati per alcuni record come quello per il maggior numero di settimane consecutive al numero 1 della classifica britannica.
Adele sta riscuotendo consensi da parte, anche, di molti artisti noti; ultimo in ordine cronologico Lenny Kravitz
che durante la promozione del proprio disco ha palesato la volontà di
voler lavorare con Adele. Il rocker ha confidato che la giovane promessa
inglese gli ricorda molto i suoi inizi e per questo gli piacerebbe lavorare con lei.
E’ davvero difficile immaginare Adele
fischiata dagli stessi fan ma, a quanto pare, la dichiarazione è stata
infelice e, ci si aspetta che l’artista britannica spieghi meglio il suo
punto di vista, magari mediante un comunicato o una dichiarazione
ufficiale. Di certo, avrebbe potuto usare parole meno efficaci e più
moderate, in quanto, si sa bene quanto la popolazione britannica tenga
ai cosiddetti luoghi di culto indie e al di fuori dei circuiti
mainstream.
Nessun commento:
Posta un commento