L’Arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, ha rilasciato una dichiarazione che sta facendo discutere:
"Non bisogna “discriminare, censurare o ostacolare (anche nell’accesso a eventuali finanziamenti) chi con metodo scientifico coltiva la tesi che l’omosessualità sia curabile”Si parla di discriminazione “al contrario” in questo caso. Non è corretto o giusto non dare credito a chi pensa che la natura sia fondata sul legame monogamo tra uomo e donna
“Bisogna affermare e insegnare che la distinzione fra maschile e femminile non è solo un fatto di cultura, ma anche di natura e che la famiglia fondata sul matrimonio monogamico tra uomo e donna non va considerata solo come una delle tante unioni o convivenze possibili”La tesi è stata rilasciata subito dopo la richiesta dell’ex Presidente del Piemonte, Mercedes Bresso, per la “parità di trattamento e il divieto di ogni forma di discriminazione nelle materie di competenza regionale”
Immediata la replica della donna:
“La Chiesa sostiene teorie smentite dalla comunità scientifica da decenni. L’omosessualità non è una malattia o un comportamento che necessita di cure o riabilitazioni di alcun genere, e questa è un’evidenza scientifica"
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